La venerabile Dorotea De Chopitea, sposa e madre di sei figli, fu la prima salesiana Cooperatrice di cui si avviò la causa di beatificazione. Fu una delle pochissime persone a cui don Bosco diede l'appellativo di “mamma”. E fu veramente una mamma per tutti: sempre pronta ad intervenire là dove c'era bisogno di aiutare. È stato compilato un elenco di ben trentuno fondazioni dovute alla sua generosità.
Dorotea Chopitea era nata a Santiago del Cile il 5 giugno 1816. I genitori provenivano dalla Spagna ed erano di condizione economica molto agiata. Lei fu una delle ultime di una bella nidiata di 18 figli. Aveva tre anni quando la famiglia si trasferì, per motivi politici, a Barcellona. A 16 anni contrasse matrimonio con il ricco commerciante Giuseppe Maria Serra. Nacquero sei figlie: Dolores, Anna Maria, Isabella, Maria Luisa, Carmen e Gesuina. Diventeranno “tutte eccellenti cristiane e madri esemplari”. Dorotea fu una donna di grande fede, di pietà viva, di ardue penitenze. Ogni anno partecipava agli Esercizi spirituali. In uno di questi, prese tra l'altro i seguenti propositi: non lascerò la meditazione e la lettura senza grave motivo; farò venti atti di mortificazione al giorno, portando al mattino per due ore il cilicio”. La virtù che rifulse maggiormente in lei fu la carità. “L'elemosiniera di Dio” sacrificò i beni di fortuna come nessun'altra persona fece in Barcellona ai suoi tempi. Nella scala dei valori, mise al primo posto l'amore ai poveri: “I poveri saranno il mio primo pensiero”. Don Rinaldi, che la conobbe direttamente, attestava: “Ho veduto con i miei occhi tanti casi di soccorso a bambini, vedove e vecchi, disoccupati, ammalati... sentii ripetere molte volte che la serva di Dio compiva verso gli infermi i più umili servizi”. In ciò lei ebbe, da parte del marito, piena fiducia e collaborazione. Quando questi morì, lei si dedicò a tempo pieno alla sua missione preferita. Fu in questo periodo che nacque e subito crebbe il rapporto con i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice. Scrisse a don Bosco il 20 settembre 1882 per chiedere la fondazione di un collegio nelle periferie di Barcellona. Il collegio nascerà a Sarrià. Due anni dopo, fonda un'opera delle FMA. Nell'86, dopo pressanti suoi inviti, don Bosco è in Spagna, accolto dalle sue premure. Egli può rendersi conto delle realizzazioni compiute dalla grande benefattrice. Dopo la morte di don Bosco è la volta del Collegio di S. Dorotea. Per comprare la Casa mancavano settemila pesetas: era proprio la somma che lei aveva pensato di tener da parte per la sua vecchiaia. Ma la diede generosamente esclamando: “Dio mi chiede di essere veramente povera: lo sarò”. Presiedeva una questua di beneficenza, il Venerdì Santo del 1891, quando contrasse una polmonite. Nello spazio di sette giorni questa la portò alla tomba. Prima di morire, risvegliandosi un giorno da un assopimento, espresse una sola preoccupazione: che ai poveri e alle opere per loro fondate non si facesse mancar nulla. I resti mortali riposano presso il Santuario di Maria Ausiliatrice di Sarrià. È stata dichiarata Venerabile da san Giovanni Paolo II il 9 giugno 1983 PREGHIERA Signore Gesù, che hai lasciato ai tuoi discepoli il comandamento nuovo dell'amore fraterno e infondesti nella Venerabile Dorotea De Chopitea una carità ardente nel servizio ai poveri e agli emarginati; concedici, per sua intercessione, la grazia di... e fa' che siamo sempre disposti a fare la volontà del Padre. Tu che vivi e regni per i secoli dei secoli. Amen. |
Copyright © 2020 ADMA All rights reserved - ADMA - Via Maria Ausiliatrice 32 - Torino, TO 10152 - Italy |