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La Madre della consolazione abbraccia la nostra vita

20 giugno 2024

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Don Bosco fu molto devoto della Vergine Consolata. Nelle Memorie dell’oratorio, egli ricorda di aver celebrato la sua seconda Messa il 7 giugno 1841 nel Santuario della Consolata «per ringraziare la Santa Vergine delle innumerevoli grazie che mi aveva ottenuto dal Figlio suo». E proprio una statua della Consolata fu posta nella Cappella Pinardi e adoperata per le processioni con i ragazzi.

Avvicinandoci alla solenne festa della Consolata, che si celebra il 20 giugno, accogliamo l’invito di Papa Francesco a lasciarci abbracciare dalla Madre della consolazione:

«La Madonna (…) ha a cuore la vita di ciascuno di noi: desidera abbracciare tutte le nostre situazioni e presentarle a Dio. Nella vita frammentata di oggi, dove rischiamo di perdere il filo, è essenziale l’abbraccio della Madre. C’è tanta dispersione e solitudine in giro: il mondo è tutto connesso, ma sembra sempre più disunito. Abbiamo bisogno di affidarci alla Madre. Nella Scrittura ella abbraccia tante situazioni concrete ed è presente dove c’è bisogno: si reca dalla cugina Elisabetta, viene in soccorso agli sposi di Cana, incoraggia i discepoli nel Cenacolo… Maria è rimedio alla solitudine e alla disgregazione. È la Madre della consolazione, che con-sola: sta con chi è solo. Ella sa che per consolare non bastano le parole, occorre la presenza; e lì è presente come madre. Permettiamole di abbracciare la nostra vita». (Francesco, 1° gennaio 2019)


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