top of page

2° Domenica di Avvento con San Francesco di Sales

3 dicembre 2022

2015%20-%20Torino%20(7)_edited.jpg

“Convertitevi perché il regno di Dio è vicino”: poiché è vicino che cosa dobbiamo fare per prepararci a questo evento? Ce lo insegna Giovanni Battista con il suo annuncio: “Fate penitenza”. Questa è davvero la migliore disposizione per prepararci alla venuta del Salvatore e tutti dobbiamo passare attraverso la penitenza perché tutti siamo peccatori.

 

Fare penitenza: in concreto che cosa significa? È ancora Giovanni Battista che ce lo insegna: “Spianate il cammino del Signore, riempite le buche, abbassate le alture, raddrizzate i sentieri”.

 

Le buche che il Battista ci invita a colmare sono quelle che scava nei nostri cuori un timore eccessivo e diffidente dei giudizi di Dio portandoci allo scoraggiamento di fronte ai nostri peccati e alle nostre fragilità. Colmiamo queste buche quando riempiamo i nostri cuori di umile fiducia e di speranza al pensiero della misericordia di Dio e del dono della sua salvezza. Temiamo, dunque, ma con speranza, perché un timore senza speranza diventa disperazione, e una speranza senza timore è presunzione.

 

Orgoglio, superbia e presunzione sono le alture che dobbiamo abbassare se vogliamo incontrare veramente il Signore che viene. Egli che è disceso dal trono della sua gloria e si è abbassato fino a noi, è lo stesso che “abbatte i superbi”, ama invece chinarsi sui piccoli, colmarli di grazia e attirarli a sé. Davanti a lui non serve vantare titoli di onore o di merito, perché egli penetra nel profondo del cuore e ne snida ogni forma di orgoglio (cfr. la parabola del fariseo e del pubblicano in Lc 18,9-14).

 

I sentieri contorti e attorcigliati affaticano e portano fuori strada i viandanti: occorre dunque raddrizzarli e spianarli per la venuta del Signore. Fuori di metafora, occorre raddrizzare tante nostre intenzioni non rette e non buone, per averne una sola: quella di piacere a Dio, compiendo la sua volontà e facendo morire in noi tutto ciò che gli dispiace. Piacere a Dio è lo scopo da avere di mira in ogni situazione, come il marinaio che, durante la navigazione, ha l’occhio alla bussola e il timoniere che tiene la mano sul timone per non perdere la rotta buona. Raddrizzare i sentieri è anche lavorare su noi stessi per giungere a mortificare passioni e inclinazioni sregolate, vincere l’incostanza e arrivare alla uguaglianza di umore, virtù così importante nella vita spirituale e nei rapporti con gli altri.

 

Per fare tutto ciò mettiamoci alla scuola di Giovanni Battista.

 

(cfr. OA IX, 442 ss: Sermone del 20.12.1620)

 

Giovanni Battista è vestito di umiltà, l’abito più adatto a custodire la santità, ha i fianchi cinti dalla mortificazione, si nutre della dolcezza di Dio raccolta fra le asprezze del deserto, vive in obbedienza alla Parola, annuncia il Salvatore prima ancora che questi sia apparso, predica non solo con la parola ma con tutta la sua persona, muore per Cristo prima ancora che il Cristo muoia per lui, vive cuore a cuore con il suo Dio, l’Amato.

Quanto amo questo santo: è come un bell’usignolo nel suo cespuglio, tutto voce e canto, che sulle rive del Giordano annuncia il primo sorgere del Sole (OA XV, 74; XIV, 321).

 

bottom of page