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Rosario meditato con San Francesco di Sales - Suor Maria Franceschini

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V. O Dio, vieni a salvarmi.

R. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria.


A ogni mistero:

Annuncio del mistero

Lettura del vangelo

Per la meditazione

Invocazione

Padre nostro – 10 Ave Maria – Gloria Dopo l’ultima decina:

Gloria

Salve Regina


Misteri della gioia


1. Nel primo mistero della gioia contempliamo  l’annuncio dell’angelo a Maria


dal Vangelo secondo Luca (cf. 1,26-37)

L’angelo disse a Maria: “Non temere, hai trovato  grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio e lo  chiamerai Gesù”… Allora Maria disse: “Ecco la  serva del Signore: avvenga a me secondo la tua  parola”.


Per la meditazione

Maria si sottomette a Dio senza porre alcuna  condizione, si dona e si abbandona totalmente  alla volontà di Dio senza riservare nulla per sé.  Per questa sua perfetta obbedienza, espressione  di umiltà e del massimo amore, poté accogliere  nel suo grembo il Verbo eterno del Padre.


Invocazione: Gesù, fatto uomo per noi, concedici  di accoglierti nel nostro cuore e nella nostra vita  con la stessa fede di Maria. A Te gloria e amore  nei secoli. Amen.


2. Nel secondo mistero della gioia contempliamo  la visita di Maria a S. Elisabetta


dal Vangelo secondo Luca (cf. 1,39-56)

Dopo aver ricevuto l’annuncio dell’angelo, Maria  si alzò e si recò in fretta in una città della Giudea,  entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.


Per la meditazione

Maria si reca in fretta da Elisabetta mossa  dall’umiltà e dalla carità. La carità infatti non è  mai oziosa e genera energia e operosità nei cuori  in cui abita. Ora, la Santa Vergine non solo era  colma di amore, ma, portando nel suo grembo  Colui che è tutto Amore, era diventata essa stessa  amore. Maria viveva in continui atti di amore  non solo verso Dio, ma anche verso il prossimo al  quale desiderava ardentemente la salvezza e  ogni benedizione.


Invocazione: Gesù, nostra salvezza e fonte di  gioia, concedici di essere docili alle ispirazioni  dello Spirito Santo e disponibili a portarti ai fra telli. A Te gloria e amore nei secoli. Amen.


3. Nel terzo mistero della gioia contempliamo la  nascita di Gesù a Betlemme


dal Vangelo secondo Luca (cf. Lc 2,1-21)

Mentre si trovavano a Betlemme i compirono per  Maria i giorni del parto. Diede alla luce il suo fi glio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in  una mangiatoia… L’angelo disse ai pastori: Vi  annuncio una grande gioia che sarà per tutto il  popolo: oggi è nato per voi il Salvatore, Cristo  Signore.


Per la meditazione

Dio si è unito a noi con una unione che supera  ogni nostra comprensione, indissolubile e infini ta. È entrato tutto in noi e per così dire ha fuso la  sua grandezza per modellarla alla forma della  nostra piccolezza. Egli, che dall’eternità era Dio,  ora sarà anche uomo per l’eternità. E perché mai  avrebbe assunto questa dolce e amabile condi

zione di piccolo bambino se non per suscitare in  noi un amore colmo di fiducia e un affidamento a  Lui colmo di amore? Dio si è abbassato, chi mag giormente si abbasserà lo vedrà più da vicino.


Invocazione: Gesù, nato per noi, concedici di  adorarti e di affidarci a Te, nostro unico Salvato re. A Te gloria e amore nei secoli. Amen.


4. Nel quarto mistero della gioia contempliamo  Gesù presentato al tempio


dal Vangelo secondo Luca (cf. 2,22-35)

Quando furono compiuti i giorni della loro puri ficazione Giuseppe e Maria portarono il bambino  Gesù al tempio per offrirlo al Signore secondo la  legge… Simeone lo accolse tra le sue braccia e  benedisse Dio.


Per la meditazione

Gesù è portato al tempio per essere offerto a suo  Padre quale sacrificio perfetto con un atto subli me di umiltà e di obbedienza. Felici coloro che  hanno imparato ad offrire a Dio se stessi e tutte le  loro azioni in unione con il Salvatore! Simeone lo  accoglie tra le braccia. Accogliamolo noi pure:  sulle labbra per annunciarlo al mondo, tra le  braccia per operare il bene, sulle spalle per porta

re il suo giogo.


Invocazione: Gesù, offerto al Padre, concedici di  unire, come Maria, la nostra vita al tuo sacrificio per la salvezza del mondo. A Te gloria e amore  nei secoli. Amen.


5. Nel quinto mistero della gioia contempliamo  Gesù ritrovato nel tempio


dal Vangelo secondo Luca (cf. 2,41-52)

I genitori di Gesù, non avendolo trovato nella  comitiva, tornarono a Gerusalemme in cerca di  Lui… Lo trovarono nel tempio seduto in mezzo  ai maestri… Sua madre custodiva tutte queste  cose nel suo cuore.


Per la meditazione

Maria e Giuseppe non possono fermarsi tra i pa renti e gli amici, ma, nel dolore, continuano a  cercare l’unico oggetto del loro amore e non pos sono trovare riposo finché non l’abbiano trovato.  Così coloro che amano veramente Dio non si  stancano di cercare Lui e la sua santissima volon tà e, senza fermarsi alle creature o alle soddisfazioni che esse possono offrire, non sono paghi  finché non si sono uniti a Lui.


Invocazione: Gesù, ritrovato nel tempio, conce dici di cercare sempre te, vera Sapienza. A Te  gloria e amore nei secoli. Amen.


Misteri della luce


1. Nel primo mistero della luce contempliamo  Gesù battezzato nel Giordano


dal Vangelo secondo Matteo (cf. 3,13-17)

Gesù venne al Giordano per farsi battezzare da  Giovanni… Appena battezzato, uscì dall’acqua e  si aprirono i cieli su di Lui.


Per la meditazione

Nel suo immenso amore per noi il Figlio di Dio ha in qualche modo abbandonato se stesso, si è  spogliato della sua gloria, è sceso dal trono della  sua maestà infinita per venire alla nostra umani tà, innalzarci alla sua dignità e colmarci della sua  vita divina donandoci di essere figli di Dio. Egli  ci conosceva tutti per nome e fin dal primo istan te si è offerto al Padre per noi, come dicendogli:  ‘Padre, prendo su di me tutti i loro peccati, per  loro sono disposto a soffrire tutto fino alla morte  purché essi abbiano la vita e vita in abbondanza’.

Invocazione: Gesù, battezzato per noi, concedici  di essere fedeli al nostro battesimo nella rinuncia  a satana e nel dono totale a Te. A Te gloria e  amore nei secoli. Amen.


2. Nel secondo mistero della luce contempliamo  Gesù e Maria alle nozze di Cana


dal Vangelo secondo Giovanni (cf. 2,1-12)

Vi fu una festa di nozze a Cana e c’era la Madre  di Gesù. Fu invitato anche Gesù… Venuto a  mancare il vino, la Madre di Gesù gli disse: “Non  hanno più vino”.


Per la meditazione

Invitata alle nozze insieme al Figlio, Maria si ac corge che viene a mancare il vino e, piena di cari tà, pensa a un rimedio per provvedervi. È pove ra, come del resto lo è suo Figlio, ma essa conosce

bene la misericordia onnipotente di Lui. “Non  hanno più vino”, gli dice semplicemente, certa  che egli avrebbe tolto dall’imbarazzo quella po vera gente. Maria ci insegna così come rivolgere  nel modo più conveniente le nostre suppliche a  Dio: senza esigere o pretendere, ma esporre a Lui  con profonda umiltà e intera confidenza le neces

sità nostre e dei nostri fratelli. Tale preghiera toc ca sempre il cuore del Signore.


Invocazione: Gesù, presente alle nozze di Cana,  concedici di accoglierti nella nostra vita e di esse re attenti alle necessità dei fratelli. A Te gloria e  amore nei secoli. Amen.


3. Nel terzo mistero della luce contempliamo Ge sù che annuncia il regno di Dio


dal Vangelo secondo Marco (cf. 1,14-15) Gesù andò in Galilea annunciando il vangelo di  Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di  Dio è vicino, convertitevi e credete nel vangelo”.


Per la meditazione

Convertirsi vuol dire non vivere più secondo i  criteri dell’uomo vecchio, mondano, ma secondo  i criteri dello Spirito Dio che il vangelo ci fa co noscere. E lo spirito del santo vangelo è semplice,  dolce, amabile, umile, ama e porta ad amare il  bene in noi e in ogni persona, sempre e ovunque.  Vivere secondo lo Spirito in definitiva vuol dire  pensare e agire in tutto secondo la fede, la spe

ranza e la carità.


Invocazione: Gesù, annunciatore del regno, con cedici di convertirci e di accogliere il tuo vangelo  che ci salva. A Te gloria e amore nei secoli.  Amen.


4. Nel quarto mistero della luce contempliamo  Gesù trasfigurato sul monte Tabor


dal Vangelo secondo Matteo (cf. 17,1-9)

Gesù prese con se Pietro, Giacomo e Giovanni e li  condusse su un alto monte e fu trasfigurato da vanti a loro.


Per la meditazione

Mentre Gesù è sul monte in preghiera, qualcosa  della sua gloria all’improvviso traspare e ri splende attraverso il suo corpo. Allora fu udita la  voce del Padre che indicava in Lui il Figlio amato  e ordinava di dargli ascolto. Bisogna dunque ob bedire a questa voce e ascoltare la parola di Ge sù. Ma non basta ascoltarla, se poi non facciamo  fedelmente ciò che ci chiede. Quando poi gli apo stoli si alzarono, non videro più nessuno se non il  solo Gesù. Questo è il sommo della perfezione:  qualunque cosa facciamo, non vedere altri che Gesù, non badare più alle cose mondane e nep pure a noi stessi per vedere solo Dio e cercare Lui  solo facendo la sua volontà. Questa è la vera bea titudine del Tabor.


Invocazione: Gesù, trasfigurato sul monte, con cedici di ascoltare la tua voce e di vedere te in  ogni circostanza della nostra vita. A Te gloria e  amore nei secoli. Amen.


5. Nel quinto mistero della luce contempliamo  Gesù che istituisce l’Eucaristia


dal Vangelo secondo Matteo e Giovanni (cf. Mt  26,26 e Gv 6, 56-58)

Mentre mangiavano Gesù prese il pane, recitò la  benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepo li dicendo: “Prendete, e mangiate questo è il mio  corpo”. Chi mangia la mia carne rimane in me e  io in lui e ha la vita eterna.

Per la meditazione

Il Signore nell’eccesso del suo amore per noi, vo lendo unirsi a noi, si è abbassato e annientato fino a farsi nostro cibo. La santa comunione, rice vuta bene, ha una potenza unica per fortificarci  nel bene, tenerci lontano dal male, consolarci e  divinizzarci già in questo mondo. Con la comu nione accogliamo Gesù Cristo nella mente, nel  cuore, negli occhi, tra le mani, sulla lingua e alle  orecchie. Presente così in noi, Egli ama con il no stro cuore, pensa con la nostra mente, guarda con  i nostri occhi, ascolta con le nostre orecchie, parla  attraverso le nostre labbra, in modo che non vi viamo più noi stessi, ma vive Lui in noi.


Invocazione: Gesù, Pane di vita, concedici di in contrarti nel sacramento dell’Eucaristia per avere  in noi la tua vita e godere i frutti della redenzio ne. A Te gloria e amore nei secoli. Amen.


Misteri della passione


1. Nel primo mistero della passione contemplia mo Gesù nell’agonia del Getsemani


dal Vangelo secondo Matteo (cf. 26,36-46)

Giunto con i discepoli a un podere chiamato Ge tsemani, Gesù cominciò a provare tristezza e an goscia, gettatosi con la faccia a terra pregava di cendo: “Padre mio, se è possibile passi via da me

questo calice! Però non come voglio io, ma come  vuoi tu”.


Per la meditazione

Signore Gesù, chi ha potuto portare la tristezza  della morte nell’anima della vita, se non l’amore  che, mosso a compassione per noi, ha attirato nel  tuo cuore tutte le nostre miserie e afflizioni? Ge

sù ci conosceva per nome e per ciascuno di noi  aveva pensieri d’amore quando, nella sua pas sione, offriva le sue lacrime, le sue preghiere, il  suo sangue, la sua stessa vita per liberare noi dal la morte e renderci partecipi della vita divina.


Invocazione: Gesù, agonizzante per noi, conce dici di accogliere con amore in ogni momento la

volontà del Padre. A Te gloria e amore nei secoli. Amen.


2. Nel secondo mistero della passione contem pliamo Gesù flagellato alla colonna


dal Vangelo secondo Marco (cf. 15,9-15)

La folla gridava sempre più forte: “Crocifiggilo!”.  Pilato allora rimise in libertà Barabba e, dopo  aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò loro per ché fosse crocifisso.


Per la meditazione

Siamo stati salvati mediante l’amore. Il dolce Ge sù, che ci ha riscattati con il suo sangue, desidera  infinitamente che l’amiamo per poter così essere  eternamente salvati, e desidera che siamo salvati  perché possiamo amarlo eternamente: in questo  sta la nostra eterna felicità.


Invocazione: Gesù, flagellato per noi, concedici  la forza dello Spirito per non ferire mai i nostri  fratelli. A Te gloria e amore nei secoli. Amen.


3. Nel terzo mistero della passione contemplia mo Gesù coronato di spine


dal Vangelo secondo Matteo (cf. 27,27-31)

Allora i soldati condussero Gesù nel Pretorio, lo  spogliarono, gli fecero indossare un mantello  scarlatto, intrecciarono una corona di spine e  gliela posero sul capo. Poi lo deridevano percuo

tendolo e sputandogli addosso.


Per la meditazione

È cosa che dà consolazione contemplare Gesù co ronato di spine durante la sua passione e di glo ria in cielo dopo la sua risurrezione. Questo ci dà  coraggio per accogliere con pace e amore le tribo lazioni che incontriamo in questa vita, sapendo  che accettando questa corona di spine giungere mo anche noi alla corona della felicità eterna.


Invocazione: Gesù, coronato di spine per noi,  concedici di trasformare la sofferenza in un atto  di amore che ci avvicini al Padre. A Te gloria e  amore nei secoli. Amen.


4. Nel quarto mistero della passione contem pliamo Gesù che porta la croce al Calvario


dal Vangelo secondo Giovanni (cf. 19,16-17)

Essi presero Gesù ed egli, portando la croce si  avviò verso il luogo del Cranio, in ebraico Golgo ta.


Per la meditazione

Alla scuola di Gesù che porta con amore la sua  croce al Calvario, impariamo anche noi a portare  le nostre con pazienza, dolcezza e amore, sapen do che la croce è la porta regale per entrare nella  santità, perché chi cerca questa altrove non la  troverà mai. Se tu pianti nel tuo cuore Gesù Cri sto crocifisso, tutte le croci di questo mondo ti  sembreranno rose.

Invocazione: Gesù che portasti la croce per noi,  concedici di accettare ogni giorno la nostra croce  e di saper aiutare il prossimo sofferente. A Te  gloria e amore nei secoli. Amen.


5. Nel quinto mistero della passione contem pliamo Gesù che muore in croce per noi


dal Vangelo secondo Giovanni (cf. 19,25-30)

Stavano presso la croce di Gesù Maria sua ma dre, la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e  Maria di Magdala. Gesù allora vedendo la madre  e accanto a lei il discepolo che egli amava disse  alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al  discepolo: “Ecco tua madre!”. Poi, dopo avere  preso l’aceto, Gesù disse: “È compiuto!”. E chinato il capo, consegnò lo spirito.


Per la meditazione

È un fatto incomprensibile che Dio ci abbia tanto  amato da lasciar morire il proprio Figlio perché  avessimo la vita noi che avevamo meritato di  morire. Il Figlio di Dio è su una croce; chi ve lo  ha messo? Certamente l’amore. Ora, siccome è  cosa certa che è morto non solo per nostro amore,  ma è morto d’amore per noi, il minimo che pos siamo fare per corrispondere a tale amore è vive

re d’amore per Lui, conformandoci alla volontà  di Dio. All’amore nulla è impossibile; distrugge-

rà tutto ciò che in noi si oppone al buon volere di  Dio.


Invocazione: Gesù, morto in croce per noi, rapi sci la nostra mente da ogni pensiero e piacere  mondano perché possiamo morire per tuo amo re, come tu ti sei degnato di morire per amore del  nostro amore. A Te gloria e amore nei secoli. Amen.


Misteri della gloria


1. Nel primo mistero della gloria contempliamo  la risurrezione di Gesù dai morti


dal Vangelo secondo Giovanni (cf. 20,19-23)

La sera di quel giorno, mentre erano chiuse le  porte del luogo dove si trovavano i discepoli,  venne Gesù, stette in mezzo a loro e disse: “Pace  a voi”. Detto questo mostrò loro le mani e il co

stato e i discepoli gioirono al vedere il Signore.


Per la meditazione

Quale gioia, quale meraviglia dovette rapire il  cuore degli apostoli quando videro tornare fra  loro il Signore Gesù vivo con il suo santo corpo  risuscitato. Egli portava loro il dono della pace e  mostrava loro le sue ferite gloriose, segni indubi

tabili della riconciliazione fra Dio e gli uomini.  Senza dubbio le loro anime furono ricolmate di  consolazione. Ma questo non fu il solo frutto  dell’incontro con il Risorto, perché la loro fede  vacillante fu confermata, la loro speranza impau

rita resa sicura, la loro carità quasi spenta accesa  con ardore.


Invocazione: Gesù, risorto per la potenza dello  Spirito, donaci di vivere della tua vita risorta, ri cevuta nel battesimo. A Te gloria e amore nei se coli. Amen.


2. Nel secondo mistero della gloria contemplia mo Gesù che ascende al cielo


dal Vangelo secondo Luca (cf. 24,50-53)

Gesù condusse gli apostoli fuori verso Betania e,  alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva  si staccò da loro e veniva portato su in cielo; ed  essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia.


Per la meditazione

Il nostro Salvatore è asceso al cielo, dove vive e  regna e dove vuole che, un giorno, anche noi vi viamo e regniamo con lui. Che i nostri cuori sia no là dove è il nostro tesoro e che noi viviamo in  cielo, dato che Gesù, la nostra vita, è là! Quanto è  bello questo cielo ora che il Salvatore è divenuto  il suo sole e il suo cuore è una sorgente d’amore  alla quale i Beati bevono a sazietà!


Invocazione: Gesù, asceso al cielo, donaci una  ferma speranza nella vita eterna. A Te gloria e  amore nei secoli. Amen.


3. Nel terzo mistero della gloria contempliamo la  discesa dello Spirito Santo a Pentecoste


dagli Atti degli apostoli (cf. 2,1-13)

Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi  un vento che si abbatte impetuoso e riempì tutta  la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue  come di fuoco che si dividevano e si posavano su  ciascuno di loro e tutti furono colmati di Spirito Santo.


Per la meditazione

Lo Spirito Santo è il dono dei doni mandato dal  Padre e dal Figlio alla Chiesa e, in essa, ad ogni  credente. I regali sono stimati grandi per l’amore  con cui vengono fatti, ora questo non solo è fatto  con amore infinito, ma con tale dono è l’Amore  stesso che ci viene donato, con esso Dio ci rende  partecipi della sua stessa vita divina. Venendo a  noi, lo Spirito ci comunica i suoi doni perché, docili a Lui, possiamo piacere a Dio e raggiungere  la perfezione dell’amore.


Invocazione: Gesù, che effondi lo Spirito Santo,  concedici di lasciarci guidare da Lui per dare te stimonianza di te al mondo. A Te gloria e amore  nei secoli. Amen.


4. Nel quarto mistero della gloria contempliamo  Maria che viene assunta in cielo

dalla Ia lettera ai Corinti (15,20-28)

Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che  sono morti. Come infatti tutti muoiono in Ada mo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. Ognu no secondo il proprio ordine: prima Cristo, che è  la primizia, poi quelli che sono di Cristo, poi sarà  la fine quando Egli consegnerà il regno a Dio Pa dre. L’ultimo nemico ad essere annientato sarà la  morte.


Per la meditazione

La Santa Vergine, la Madre più amata e più  amante, aveva un cuore solo, un’anima sola, una

vita sola con quella del suo Figlio divino, tanto  che non viveva più lei stessa, ma il Figlio viveva  in lei. Ora, se visse della vita del Figlio, morì an che della morte del Figlio. Presso la croce l’amore  aveva causato in lei il supremo dolore della mor te, era ben giusto che alla fine della sua vita ter rena la morte le facesse dono delle supreme dol cezze dell’amore. Il Figlio infatti non permise che  colei che l’aveva generato nella carne subisse la  corruzione e la portò accanto a Sé nel suo regno  anche con il corpo risuscitato.


Invocazione: Gesù, che hai accolto in cielo Maria  con il suo corpo risuscitato, fa’ che sappiamo  guardare a lei come segno di sicura speranza e di  consolazione. A Te gloria e amore nei secoli.  Amen.


5. Nel quinto mistero della gloria contempliamo  Gesù che incorona Maria regina del cielo e della  terra


dall’Apocalisse (cf. 12,1-6)

Un segno grandioso apparve nel cielo: una don na vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e,  sul capo, una corona di dodici stelle.


Per la meditazione

La Santa Vergine innalzata alla destra del Figlio è  la Regina della Chiesa, la Madre di tutte le fami glie, il Rifugio di tutti i cuori. O Santissima Ver gine, gli occhi di tutti i credenti sono fissi su di te,  splendida e potente; noi attendiamo il soccorso  delle tue grazie; se tu apri le tue mani generose  saremo colmi di benedizioni. Tu sei la nostra  Madre gloriosa e la nostra amabile Regina, accet taci come tuoi figli e degnati di consolarci in tutte  le nostre angosce e tribolazioni. Siamo poveri e  abbiamo bisogno della tua protezione, liberaci  dunque da ogni male e rendici partecipi dei tuoi  beni e delle tue virtù.


Invocazione: Gesù, che hai incoronato di gloria  Maria, concedici di seguirla con perseveranza nel  cammino della fede per partecipare con lei alla  tua vita gloriosa. A Te gloria e amore nei secoli.  Amen.


I testi per la meditazione sono tratti dalle opere  di san Francesco di Sales


A cura della Visitazione  - suor Maria Franceschini



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