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Don Bosco, il prete della gioia

31 gennaio 2024

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Come si riconosce un prete fedele alla sua vocazione? Dalla «gioia» che sente dentro e che porta al popolo. Un prete che «non è un funzionario», ma che è capace di calarsi nella realtà di ogni giorno guardandola sia «con gli occhi di Dio» sia con «gli occhi dell’uomo». Avendo davanti il modello di san Giovanni Bosco (…) il Papa ha suggerito alcune caratteristiche fondamentali che si dovrebbero ritrovare in ogni sacerdote.

(…) «il sacerdote deve avere queste due polarità. Guardare la realtà con occhi di uomo, e con occhi di Dio». E ciò significa, ha aggiunto il Papa, «tanto tempo davanti al tabernacolo». Questa duplice capacità di sguardo, ha continuato il Pontefice ricordando la testimonianza del fondatore dei salesiani, «gli ha fatto vedere la strada».

(…) «Qual è — si è chiesto — il segnale che un prete va bene», che sta «guardando la realtà con gli occhi di uomo e con gli occhi di Dio? La gioia». E, ha avvisato Francesco, «quando un prete non trova gioia dentro, si fermi subito e si chieda perché». Proprio don Bosco, del resto, era «il maestro della gioia». (…) Perciò, ha concluso il Papa, «Chiediamo al Signore, per l’intercessione di don Bosco, oggi, la grazia che i nostri preti siano gioiosi: gioiosi perché hanno il vero senso di guardare le cose della pastorale, il popolo di Dio con occhi di uomo e con occhi di Dio».



Tratto da:

https://www.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2019/documents/papa-francesco-cotidie_20190131_santamarta.html

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