Il Grande Quadro di Maria Ausiliatrice in Basilica a Valdocco
1 – s. Pietro apostolo – Ha in mano le "chiavi del Regno cieli" secondo la parola di Gesù.
2 – s. Marco evangelista – Il leone è il suo segno.
3 – s. Giovanni apostolo ed evangelista – E discepolo prediletto. L'aquila è il suo segno.
4 – s. Bartolomeo apostolo – Venne scorticato. Tiene in mano un coltello.
5 – s. Tommaso apostolo – Fu ucciso con una lancia. Apostolo delle terre dell'india.
6 – s. Simone apostolo – Venne segato vivo.
7 – s. Mattia apostolo – Venne lapidato. Tiene una pietra.
8 – s. Giuda Taddeo apostolo e parente di Gesù – Gli venne tagliata la testa. Tiene in mano una scure.
9 – s. Giacomo il minore, apostolo e parente di Gesù – Venne ucciso a colpi di clava.
10 – s. Andrea apostolo, fratello di s. Pietro – Fu crocifisso.
11 – s. Filippo apostolo – Morì crocifisso, come Gesù.
12 – s. Giacomo il maggiore, fratello di s. Giovanni – È vestito da pellegrino. È il patrono dei pellegrini.
13 – s. Matteo apostolo – È l’autore del primo vangelo.
14 – s. Paolo apostolo e dottore della chiesa.
15 – s. Luca evangelista – Suo segno è un giovenco.
X – veduta del santuario e dell'oratorio come era ai tempi di don Bosco nel 1868.
Il quadro fu ideato da Don Bosco che ne parlò al pittore Lorenzone come di uno spettacolo già veduto: il pittore gli fece osservare che, per dipingere un quadro del genere, ci sarebbe voluta una piazza e, per contenerlo, una chiesa grande come Piazza Castello.
​
Don Bosco si rassegnò a veder ridotto il suo progetto. Così lo descrisse: “La Vergine campeggia in un mare di luce e di maestà. E' circondata da una schiera di Angeli, i quali le porgono ossequio come a loro Regina. Con la destra tiene lo scettro che è simbolo della sua potenza, con la sinistra tiene il Bambino che ha le braccia aperte, offrendo così le sue grazie e la sua misericordia a chi fa ricorso all’augusta sua Genitrice.
Attorno e in basso sono i santi Apostoli e gli Evangelisti. Essi trasportati da dolce estasi, quasi esclamando: Regina Apostolorum, ora pro nobis, rimirano attoniti la Santa Vergine. In fondo al dipinto c’è la città di Torino, con il santuario di Valdocco in primo piano e con lo sfondo di Superga. Quello che ha maggior valore nel quadro è l’idea religiosa, che genera una devota impressione in chi lo rimira”.
​
Secondo la descrizione fatta da Don Bosco, il quadro è una efficace raffigurazione del titolo “Maria, Madre della Chiesa”. E' una grande pagina di catechesi mariana. Maria, in quanto Madre del Figlio di Dio, è la Regina del cielo e della terra: la Chiesa tutta, rappresentata dagli Apostoli e dai Santi, l’acclama Madre e Ausiliatrice potente.