CREDO, SIGNORE, MA ACCRESCI LA MIA FEDE
- Adma Don Bosco
- 5 giorni fa
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Il mese di novembre è iniziato con un orizzonte di luce e di speranza: la solennità di Tutti i Santi. Celebriamo la vittoria di Cristo nella vita di tanti fratelli e sorelle che, fedeli nelle piccole cose e perseveranti nella fede, godono della pienezza dell'amore divino. Questa festa ci ricorda che la nostra vocazione comune è la santità, la chiamata universale a vivere la vita ordinaria con un cuore straordinariamente credente.
La fede è il fondamento stesso della nostra identità umana; è la risposta naturale alla voce del Creatore che dimora nel profondo dell'anima. In un mondo tentato dallo scetticismo e dall'autosufficienza, il credente diventa un testimone affidabile: qualcuno che, credendo, riscopre il senso e la gioia di vivere.

Novembre è anche tempo di memoria e di speranza. La commemorazione dei fedeli defunti ci fa guardare con serenità al mistero della morte e ci insegna a pregare con gratitudine per coloro che ci hanno preceduto. La fede cristiana trasforma il dolore in speranza: ci ricorda che la morte non ha l'ultima parola, che l'amore non svanisce mai e che siamo chiamati alla vita eterna in Cristo. Contemplare il nostro destino di salvezza ci impegna a vivere il tempo presente con maggiore profondità, maggiore fede e maggiore amore, e quindi a impegnarci a rendere più palpabili le realtà del Regno di Dio che Gesù porta con il suo Vangelo, con azioni concrete di cambiamento, conversione, verità e giustizia nelle nostre comunità e nella società.
In questo cammino di fede, Maria Ausiliatrice risplende come modello di credente e maestra di santità. Ha creduto quando tutto sembrava impossibile, ha avuto fiducia quando non capiva e ha perseverato ai piedi della croce quando tutto invitava alla resa. Nel suo cuore materno, troviamo il modo più umano e divino di credere: permettere a Dio di agire, anche in mezzo alle tenebre, di essere strumento della sua volontà salvifica e di accompagnare la fede fragile della Chiesa sofferente, in particolare nei nostri fratelli e sorelle più poveri e bisognosi. Con la sua testimonianza e la sua potente intercessione, cresciamo in una fede che diventa vita.
Come Associazione di Maria Ausiliatrice e Famiglia Salesiana, troviamo nell'Eucaristia il vero nutrimento che ci rafforza come discepoli missionari, uomini e donne che credono con il cuore, annunciano con la vita e servono con gioia, che guardano il mondo con gli occhi di una Madre che confida nelle promesse di Dio.
Ci avviciniamo anche al culmine dell'anno liturgico con la solennità di Gesù Cristo, Re dell'Universo. In Lui, tutta la storia umana culmina: la persona credente raggiunge la sua pienezza quando riconosce Cristo come Signore della sua vita e centro di tutta la creazione. Nel suo Regno non c'è potere o dominio, ma amore che serve, perdona e salva. E mentre il calendario sacro volge lentamente al termine, la Chiesa apre le porte all'Avvento, tempo di attesa operosa, di fede vigilante, di speranza che sboccia. Maria, la donna credente, diventa allora la stella che guida i nostri passi verso Betlemme, dove il Dio in cui crediamo si fa bambino e ci insegna, ancora una volta, che la vera fede genera sempre vita.
Che Maria Ausiliatrice ci accompagni nel cammino verso la santità quotidiana e, mentre ci avviciniamo alla fine dell'anno liturgico, possiamo dire con gioia e convinzione: "Credo, Signore, ma accresci la mia fede" (Mc 9,24).
P. Luis Eugenio Vargas Isaza, SDB. (Animatore Spirituale ADMA Valdocco)
Giuseppe Tufano (Presidente ADMA Valdocco)



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